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Lettere dalle Missioni

Worchester (USA)

Carissima Carla,

Grazie per il messaggio per essere stata vicino a noi durante il terribile attacco  alla Maratona di Boston. E’ stato un fatto molto doloroso ed inspiegabile e nello stesso  tempo ha rivelato la grande capacità americana di essere uniti nel risolvere questi fatti e la straordinaria solidarietà nell’aiutarsi reciprocamente. Ma è una ferita ancora aperta per le tante persone che ne porteranno le conseguenze per tutta la vita.
Molto bella anche la testimonianza di vita e di fede dell’attore Pietro Sarubbi. Non si sa mai cosa può succedere quando ci si mette in contatto con Gesù, perché Lui sa adoperare ogni mezzo per attirare le persone a sé. Il tuo messaggio e-mail non l’avevo ricevuto, ma ora ti mando il mio e-mail così comunicheremo direttamente.
Ringraziando il Signore io sto bene ed ormai mi sento ben inserita ed anche gli impegni aumentano. Quest’estate ed ancora adesso stiamo vivendo un periodo di emergenza comunitaria perché Rosetta, la nostra sorella più anziana, alla fine di maggio è caduta e si è rotta un femore. Dopo l’operazione si stava riprendendo benino, ma ha avuto una perforazione intestinale che ha richiesto un’altra operazione più grossa. Sono stati per noi più di 2 mesi d’assistenza tra ospedale e casa e che continua anche ora a casa, perché non possiamo lasciarla sola e perché abbiamo dovuto prendere su di noi ciò che lei ancora stava facendo, perché era ancora molto efficiente. Ringraziando il Signore ci siamo aiutate bene come Comunità per cui siamo riuscite a portare avanti bene la situazione. Ed insieme abbiamo sentito l’aiuto e la forza del Signore che ci ha dato
Ora siamo all’inizio di un nuovo anno di lavoro nelle parrocchie e le sorelle sono molto impegnate nell’organizzare l’anno catechistico. Io, con tutta probabilità, aiuterò Rebeca nella preparazione di bambini che non hanno ricevuto il Battesimo. E poi continuo con i vari servizi di volontariato che mi piacciono molto. Così, Carla, qualche notizia dall’altra parte dell’oceano in attesa che i miei documenti arrivino – e ci vorrà ancora tanto tempo – e possa fare la traversata.

Ti assicuro il mio ricordo affettuoso e la mia preghiera di ogni giorno e ti ringrazio se  mi terrai informata – se potrai e riuscirai.

Salutami Don Francesco e le persone della Parrocchia. A Simonetta scriverò un biglietto perché anche lei sta molto soffrendo con Claudio.

Ti abbraccio e ti ricordo con affetto
Laura

Bamenzi (Camerun)

Carissimi amici,
Sono molto contento di poter scrivervi una parolina oggi. Domani, 11 luglio, celebrero il 15° anniversario della mia ordinazione sacerdotale. Vorrei una volta di più, ringraziarvi tutti per la vostra fedelta  all’amicizia che avete mantenuta tutti questi anni, scrivendomi ogni tanto, a Natate e a Pasqua per augurarmi il bene che il Signore vorrebbe darmi.
Non ci siamo mai visti, ma nella Fede si e Dio solo sa quanto vi porto nel cuore. Due settimane fa, il mio vescovo mi ha chiesto di venire a servirlo nella diocesi come Canceliere, e parroccho della parrocchia San Paulo apostolo di Bamenzi. Quindi, siamo ormai gemelli, colla vostra. Perchè non pensare veramente ad un cosa che unisce le nostre parrocchie, tipo di esperienze da scambiare, etc. Pensiamoci insieme perche sento fortemente dentro di me, che il Signore ci chiama ad una vera communione che non si limite a delle lettere, ma veramente ad uno scambio di vita propriamente profonda.
Vi faccio un abbraccio fraterno, e rimettiamoci insieme all’intercessione del nostro santo padrone commune, San Paolo apostolo… Di Parma, o di Bamenzi. ciao ciao ciao…
Guy Noel

Goias (Brasile)

Ciao carissimi,
vi scrivo poche righe perché tra due ore saremo in aeroporto diretti verso la nostra amata Italia!! Resteremo fino a fine mese, un po´ meno del solito e in un periodo dell´anno al quale non siamo abituati. Quest´anno va cosí.
Vi scrivo con una certa sofferenza perché negli ultimi 10 giorni sono morte 3 persone a noi molto care. Speravo di poterle incontrare ma il Signore le ha chiamate a se prima del nostro arrivo. I piani di Dio sono a volte lontani dai nostri.
Vi scrivo oggi per chiedere espressamente un aiuto, cosa a cui non sono abituato, ma si tratta di una situazione umanamente molto dolorosa a cui ultimamente mi sono dedicato molto. Si tratta di un bambino, Daví, e della sua sorellina.
Daví é un bambino di 10 anni ma che purtroppo ha giá sofferto tanto. Fin dal primo anno di vita é stato vittima di abusi sessuali compiuti dal papá biologico. Cosí pure la sua sorellina Vitoria, di 5 anni, e la sorella maggiore, Bruna, di 13. Per anni questi 3 piccoli hanno vissuto in una cittadina lontano da qui, Mairipotaba, e dopo che lo scandalo é scoppiato (grazie ad una denuncia anonima) sia il papá che la mamma, considerata connivente agli abusi, sono stati arrestati e sono attualmente in prigione. I tre fratellini sono stati quindi accolti dalle strutture per la tutela dei minori e successivamente affidati a tre famiglie. Quindi oggi José Daví abita con una sua sorella piú grande, Rosangela, che é una famiglia che giá stiamo accompagnando da diversi anni col progetto di Adozione a Distanza della Caritas Children´s di Parma. Rosangela vive in una casetta molto semplice in una area di invasione urbana con due bambini, Vitor Samuel e Isabely… un´altro, nel pancione, sta per arrivare! Il suo compagno sembra abbastanza in gamba ma é attualmente disoccupato. Quindi, mentre la situazione di Rosangela era giá delicata, l´arrivo di José Daví ha complicato ancora di piú gli equilibri famigliari. Per poter mettere un letto in piú in casa abbiamo costruito una stanza improvvisata in tavole di legno, che é diventata la nuova cucina. Abbiamo comprato un letto a castello usato ed un materasso. José Daví prende psicofarmaci perché ha problemi o di epilessia o di deficit della concentrazione (stiamo cercando di scoprire di che si tratta). È un bambino molto dolce ed affettuoso, ma allo stesso tempo monello e molto vivace. Vitoria, la sorellina, é stata affidata ad un´altra sorella piú grande, Divina, che abita a 15 minuti da noi. Divina ha promesso, per evitare altri traumi ai piccoli, di portare Vitoria a visitare Daví tutti i fine settimana. È anche lei incinta e in una situazione famigliare precaria.
Quando vivevano a Mairipotaba coi genitori la loro casa era ai bordi di una discarica. Oggi vivono in quella che tanti di noi considerano una zona di favelas, ma a loro sembra un quartiere di lusso… anche perché hanno appena asfaltato la stradina davanti a casa! È molto contento, e forse questo é quello che piú importa. Lo abbiamo inserito nella scuola, stiamo pagando il dentista per dargli una riordinata alla bocca, ha giá una visita neurologica fissata, il sistema di tutela sociale (ma abbiamo dovuto battere varie volte i pugni!!) gli ha messo finalmente a disposizione uno psicologo, ecc… insomma, quello che possiamo fare lo stiamo facendo. E si sono accumulate giá diverse spese. Abbiamo quindi deciso, con Don Corrado, di inserirlo nel progetto di Adozione a Distanza. Sto quindi, con questa lettera, invitando chi legge a prendersi un impegno serio con Daví e Vitoria. Un impegno non solo economico (la quota come sapete é fissa ed é meno di 30 Euro al mese, che qui sono pochini ma comunque aiutano molto) ma forse soprattutto di preghiera e affetto, quindi letterine e foto. Che gli leggeró io, dato che con 10 anni non sa ancora riconoscere le lettere dell´alfabeto ed i numeri… E speriamo anche che il vostro aiuto, oltre che economico, sia letto come un incoraggiamento sia per Rosangela che per il piccolo José Daví, per Divina e la piccolissima Vitoria. Ed in questo momento entrambi ne hanno davvero molto bisogno…
Vi abbraccio fortissimo
Paolo
ps: chi fosse interessato puó scrivermi personalmente… e soprattutto, come sempre, grazie per aiutarci ad aiutare!!!