Archivi categoria: Lettere Missioni

Lettere dalle Missioni

Senador Canedo (Brasile)

Carissimi,
ormai le ferie sono finite più o meno per tutti e quindi non mi resta che augurarvi un buon ricomincio lavorativo, sperando che un poco di meritato relax abbia unito famiglie e divertito i più piccoli!
Qui l’ ondata piacevolissima dei tanti italiani in transito si è smorzata e resta qui con noi, per circa un anno, l’ Elena Maradini… ci sta aiutando nei progetti del doposcuola: tutti le riconoscono una marcia in più coi bambini. Spariamo riesca a tener duro, perché i bimbi brasiliani sono belli tosti!!
Purtroppo le ultime tre settimane sono state caratterizzate da una ondata di violenza inusuale. Vi dicevo in un’ altra lettera che dall’ arrivo del crack, ormai 3 anni fa, la violenza nei nostri quartieri è aumentata molto. Facile sentire mamme dicendo: “dopo le 9 di sera non lascio i miei figli uscire di casa”. E’ ormai sempre più palpabile uno strisciante senso di insicurezza e preoccupazione. Tre settimane fa un gruppo di ragazzi, su una macchina, si sono affiancati ad un bar ed hanno aperto il fuoco. Di tante pallottole sparate sembra sia morto solo un ragazzo, forse l’obiettivo dei killers. Quasi un miracolo dato che il bar era pieno di gente. Non si è capito (qui le informazioni che si raccolgono sono sempre ingigantite, effetto palla di neve) se sia stato un atto dimostrativo e intimidatorio o se era proprio per uccidere quel ragazzo. Pochi giorni dopo viene ucciso un ragazzo di 16 anni, che abita qui vicino e che era il moroso della Bruna, una ragazzina di 15 anni con già un figlio frutto di una precedente relazione. Sembra che il papà del bambino, Jefferson, abbia mandato un sicario per eliminare il concorrente. Omicidio passionale a sangue freddo. Alcuni giorni dopo viene ucciso un ragazzo che non conosciamo, sempre qui vicino, forse una vendetta contro i pistoleiros del bar. Sembrano due episodi legati al mondo della droga, probabilmente regolamenti di conti. L’ apice di questa violenza si raggiunge due settimane fa. Un gruppo di ragazzi armati a bordo di un 4×4 fanno irruzione in una casa dove vivevano piccoli trafficanti, nel quartiere Jardim Liberdade. Uno è ucciso a sangue freddo, un l’ altro ferito riesce a scappare (non si hanno più notizie dopo il ricovero al pronto soccorso), un altro ancora viene legato ed ucciso a coltellate. Qualcuno riesce a chiamare la polizia. Vado sul posto perché sembra dai primi racconti che un ragazzo ucciso sia un fratello di Jorge e della Mirelly, famiglia che conosciamo bene perché da anni è nel progetto di Adozione a Distanza. Quando arrivo la strada è già piena di curiosi, vicini, parenti delle vittime… più di 80 persone bloccano la strada chiedendosi cosa sia successo. A più di un’ora dalle esecuzioni, all’improvviso, un fuggi fuggi generale… uno degli assassini era stato lasciato indietro dalla 4×4 e si era nascosto nel fondo della casa, forse sul tetto. Un poliziotto (chiamato “Testa di ferro”) l’ha scoperto, rincorso e preso prima che il popolo lo linciasse. Probabilmente la polizia lo convincerà, con le buone o le brutte maniere, a consegnare i compagni. Il giorno dopo, infatti, un’ altro ragazzo che ha partecipato agli omicidi è preso. Il racconto infelicemente non finisce però qui. Verso sera scopro che la 4×4 prima di sparire è andata a casa della Rosangela per ucciderla. Rosangela è una ragazza che conosciamo molto bene e che tanti italiani che sono passati di qui hanno incontrato… ha due piccoli e abitava sul cocuzzolo della montagnola in una baracca di cartone e eternit. Hanno pensato che fosse sorella di una delle vittime. Ovviamente Rosangela non ha avuto il tempo di spiegarsi ma solo di scappare. L’ arma s’è inceppata e così hanno provato ad accoltellarla… lei è scappata e per fortuna non sono riusciti a raggiungerla. Solo, grazie a Dio, un piccolo taglio in pancia. E ovvio, fiumi di paura. Tutta la sua famiglia (zia, cugini, fratelli, ecc.) hanno passato la notte in un locale segreto e il giorno dopo si sono trasferiti ad Aparecida, altra città satellite dell’ interland di Goiania. Siamo in contatto via telefono… sta meglio ma non vuole tornare. Chi ha cercato di ucciderla, prima di fuggire, ha gridato che avrebbe sterminato la famiglia.
Sembra che tutta questa brutta storia non sia ancora finita… il marito della Priscilla (altra famiglia del progetto di AD a cui vogliamo molto bene) è fratello di una delle vittime e sta programmando, con gli altri fratelli, una vendetta contro quelli che la polizia non è riuscita a prendere. La Priscilla, così come la Rosangela, si è nascosta insieme ai bambini. Non ha avuto scelta e sta con sorella e mamma in un piccolissimo agglomerato in mezzo alle campagne senza energia elettrica. Suo marito non ha ancora scelto se vendicare il fratello o difendere moglie e figli. Siamo davanti ad un brutto giro di vendette che si sta trasformando sempre più in una faida tra famiglie.
Preghiamo insieme lo Spirito Santo affinché possa illuminare le scelte di questi ragazzi portandoli sul cammino della pace.
Vi abbraccio fortissimo
Paolo
Ps: credo che alla luce di quello che sta succedendo sia ormai doveroso pensare a “cammini di pace” da proporre ai vari gruppi di ragazzi dei progetti doposcuola… se qualcuno avesse esperienza sull’ argomento ci aiuti !!
Ps: per tutto il mese di ottobre sarò a Parma insieme alla mia sposa. Sicuramente non riusciremo ad incontrare tutti e già mi scuso per questo!

Worcester (USA)

Carissimi don Francesco e Comunità di S. Paolo,
questa lettera vi arriverà con una sorella che viene in Italia per una Conferenza internazionale della nostra Famiglia.
In questo momento mi trovo a Duxbury vicino all’oceano Atlantico per una settimana di Esercizi Spirituali in attesa che l’Hurricane Irene faccia il suo passaggio. Sono arrivata ieri con un giorno di anticipo perché viaggiare oggi sarebbe stato troppo pericoloso. Piove molto e c’è vento forte, ma il culmine sarà nel pomeriggio con acqua e vento a circa 100 kilometri all’ora. Questa notte tutto sarà passato e domani abbiamo già la certezza di uno splendido sole. Ma, quello che “Irene” avrà lasciato lungo il suo cammino ancora non si sa, ma già si prevedono ingenti danni. Ieri, gli abitanti di New York,con la chiusura dei mezzi di trasporto hanno vissuto un evento storico e ora quasi 3 milioni di cittadini sono senza elettricità Tante famiglie hanno dovuto evacuare e non si sa se al ritorno troveranno ancora le loro case. Intanto che “Irene” termina la sua corsa, l’”Hurricane Lee” sta iniziando la sua flagellando il sud degli USA con pioggia e vento distruggendo case e allagando città ed intere zone.
Intanto l’estate sta passando con i suoi alti e bassi di temperatura sia in Italia che qui. Per noi è stata buona, ma in Texas e nel Midwest – Centro USA – per il caldo e la siccità i raccolti di frumento e grano si sono bruciati.
Per me l’evento estivo più importante è stato quello delle Giornate Missionarie. Sono stata in 3 Parrocchie per parlare della nostra attività missionaria e sono state per me una sfida con l’inglese. Tutto sommato sono andata bene, ma l’accento mi tradisce. Un Parroco all’inizio della Messa mi ha presentato così: “Abbiamo tra noi una suora italiana con un bellissimo e forte accento italiano”, La gente mi capisce e questo mi incoraggia ad andare avanti. Ma, in settembre, ritornerò sui banchi di scuola…!
E, cosa succede qui durante l’estate? Si può dire che il tempo estivo con vacanze e attività varie inizia alla fine di maggio con il Memorial Day, giorno dei morti, e finisce il primo weekend di settembre con il Labor Day, festa del lavoro.
L’avvenimento più importante è la festa del 4 Luglio con la celebrazione della festa dell’indipendenza ottenuta nel 1776 combattendo contro gli inglesi, che avevano imposto forti tassi, in particolare sul thé. Per l’occasione ci sono concerti, cook-out (barbecue) e fuochi d’artificio.
A Worcester c’è stato un grande concerto all’aperto che ha chiamato gente da tutto il Massachusetts ed è terminato a mezzanotte con una festa di fuochi artificiali. Il concerto più famoso è quello dei “Boston’s Pop”, l’orchestra nazionale americana, che suona a Boston nella grande conchiglia naturale del fiume Charles che ha richiamato circa 200 mila persone, anche da Stati più lontani. Questo è un concerto molto patriottico che tramanda la storia della liberazione, ed è anche memoria di chi è morto nelle varie guerre e di chi ancora opera per il bene della Nazione.
Un modo estivo tradizionale per celebrare è il cook-out (barbecue all’aperto) che diventa anche un ritrovo familiare. Nel prato fuori casa e con molta semplicità si prepara il necessario per mangiare, mentre i “gonfiabili” intrattengono i bambini.
Agli americani piacciono i concerti e durante l’estate nei parchi della città ce ne sono vari all’aperto. Vicino alla nostra casa c’è un piccolissimo laghetto (Salisbury pond) circondato da un grande prato dove ha suonato l’orchestra del Massachusetts. La gente, circa 1.000 persone, è arrivata nel pomeriggio con seggiolini e coperte per sedersi. Ha mangiato e poi ha ascoltato il concerto che riserva sempre un angolino per far partecipare e divertire i bambini.
Un’altra attività estiva è lo sport a scopo benefico. Corse a piedi, in bicicletta, in moto, maratone, ecc. Per finanziare i giochi dei ragazzi diversamente abili tante persone si sono calate con corde da palazzi di 22 piani e per sostenere la ricerca sul cancro fra pochi giorni ci sarà una grande maratona.
L’estate è anche tempo di festival: italiano, indiano, cinese… dove ogni cultura può esprimere le proprie caratteristiche di costumi, danze, musiche e cibi. Anche le Parrocchie organizzano i loro festival di uno, due o tre giorni per sostenere la parrocchia stessa perché qui i fedeli delle varie religioni devono pensare a mantenere i loro sacerdoti e le loro chiese.
Intanto siamo arrivati a settembre con i vari inizi di scuola, lavoro ed impegni. Nei vari supermercati ci sono grosse scatole per raccogliere materiale per chi non può pagare i libri, i quaderni ed i vari sussidi scolastici. Poco tempo fa una mamma ha perso il lavoro e non potendo più pagare l’affitto si è trovata da un giorno all’altro in una casa di accoglienza, così la sua bambina si è messa in fila d’attesa per avere l’occorrente per la scuola. Ed anche questa è America!
Sono arrivata in fondo e spero di non avervi stancato. Anche voi siete all’inizio di un nuovo anno d’impegni con tutto quanto essi comportano.
Vi ricordo nella preghiera e vi affido al Signore. In questo difficile momento auguro ad ognuno di avere il lavoro per vivere con dignità la propria vita, sostenere la propria famiglia e per dare a Dio una mano nel dare un volto nuovo al mondo e all’umanità.
Un caro saluto a tutti!

Laura Canali

Goias (Brasile)

Carissimi,
in questo periodo tutto mi spinge a volervi scrivere una lettera sulla natura, e non saranno poche cose. Ma prendetevi un attimo per leggere, credo ne valga la pena!

Il mio caro amico Faust, insieme ad altri dell´Associazione Gestione Corretta Rifiuti, é stato recentemente denunciato con l´accusa di aver organizzato la campagna di boicottaggio di Iren, l’azienda che sta costruendo l’inceneritore e che ne trarrà i maggiori guadagni. Sapeva che quell´azione avrebbe disturbato molto… e cosí é stato. E´arrivata una denuncia personale a Faust, non solo all´associazione. Faust é un ragazzo semplice, tenace, contro l´uso di ogni forma di violenza, con ideali fermi e il sogno grande di poter vivere in un mondo migliore, dove il rispetto dell´uomo e della natura sia piú importante del denaro.
Poi ieri si é verificata una meravigliosa eclisse lunare totale, e qui dal centro Brasile la si é potuta degustare con calma!! Guardare la luna mi porta a pensare, ancora una volta, a questo piccolo ma ancora ospitale pianeta che é Madre Terra. Tutti sanno quanto la natura (flora, fauna, pioggia, ecc.) sia il cuore delle varie culture indigene brasiliane. E credo che questa riflessione sulla difesa della natura, scritta in terra Brasiliana, possa avere una forza ancora piú tagliente.
Tutti sanno quanto l´uomo, e nell´ultimo secolo in modo spropositato, stia distruggendo e degradando la nostra culla. Autodistruzione? Credo di si. Le cose stanno davvero migliorando? Credo di no. Io sono di quella generazione nata e cresciuta (i miei coetanei se lo ricorderanno) tra gare scolastiche al riciclaggio di lattine di alluminio, panda del WWF disegnati sui quaderni, e boicottaggi contro imprese che disboscavano l´Amazzonia per creare pascolo. Sono passati vent´anni e… nonostante il tema ECOLOGIA sia sulla bocca di tutti alcuni dati alla mano ci fanno rabbia. Sempre restando qui (ma credo in Italia le cose non siano molto differenti) sappiamo che l´85% dell´inquinamento atmosferico delle grandi cittá brasiliane é causato dai motori di macchine e camion. Qui non esistono ancora leggi cosí rigide come le nostre (bollini Blu e compagnia) e Goiania é la prima cittá del Brasile col maggior numero di macchine per abitante, circa una macchina ogni 1,7 abitanti. E negli ultimi anni il tasso di crescita delle vendite di veicoli é impressionante, e si stima che nel 2020 ci saranno a Goiania piú macchine che persone. Non consideriamo le moto di piccola cilindrata (125 e 150 cc.), qui usatissime, dove siamo al secondo posto in numero assoluto dopo San Paolo (dati wikimapia).
Guardando al Brasile intero, nei due primi mesi del 2011 sono stati commercializzati 817 mila veicoli. Ovvero il 18% in piú a rispetto dello stesso periodo del 2010 (692 mila veicoli). (dati Fenabrave). Questi semplici dati ci danno l´idea di quello che succede non solo nel Brasile ma in tutti quegli altri Paesi che stanno vivendo una grande crescita economica… e sono Paesi molto popolati (basta pensare alla Cina, all´India, ecc.). E l´equazione é davvero semplice: piú auto = piú inquinamento. E le tecnologie alternative, per mera speculazione economica, ancora non decollano. Finché ci sará una goccia di petrolio… macchine a pistoni e marmitte!!
Qui in Brasile, poi, tocchiamo con mano come l´aumento delle automobili stia creando una distruzione secondaria notevole. Forse non tutti lo sanno ma in Brasile la maggioranza delle auto é venduta con motori FLEX, che accettano di bere sia benzina che alcol (etanolo). Questo etanolo (che in alcune epoche dell´anno conviene rispetto alla benzina) é ottenuto dalla lavorazione della canna da zucchero. Un´alternativa ecologica al petrolio… per scoprirlo leggete qui sotto cosa sta succedendo qui vicino a noi, proprio a pochi chilometri.
Sto cercando di mettere in piedi una denuncia di un crimine ambientale silenzioso e dagli aspetti sconvolgenti. Alcuni giorni fa incontro un mio amico muratore. Mi chiama in disparte, lontano da orecchie curiose, e si sfoga:
“Paolo, sta succedendo un disastro ambientale qui vicino. Nelle fazende ai bordi della mia cittadina natale stanno SEPPELLENDO GLI ALBERI. Durante il giorno le ruspe scavano grandi canali, lunghi centinaia di metri. Durante la notte altre ruspe abbattono gli alberi sradicandoli e buttandoli dentro a questi canali. E lavoratori (uno di questi é un mio amico, lo pagano 600 Reais a notte, quello che un cameriere guadagna in un mese, per intenderci!) li spezzettano con le motoseghe per ridurne il volume. All´alba le ruspe ricoprono il tutto con la terra chiudendo il canale. La settimana successiva, come per magia nera, in tutta l´area deforestata é piantata la canna da zucchero, che tra l´altro impoverisce molto il suolo. Questi qui (i fazendeiros) stanno letteralmente seppellendo gli alberi!! Ed é un campo da calcio ogni notte!! Da mesi che vanno avanti…”
Questo muratore mi chiede aiuto per fare la denuncia, ammette di non sapere come fare ed ha paura di denunciare il crimine ambientale alle persone sbagliate… Questo schema é un modo furbissimo di eludere i controlli e le leggi di tutela ambientale. Il legname tagliato non é messo su strada e quindi sfugge ai controlli della polizia stradale. E non si brucia nulla, eludendo cosí i sensori dei satelliti che in continuazione controllano gli incendi. La parte piú rischiosa, lo sradicamento degli alberi, avviene di notte e comunque lontano da strade e da occhi indiscreti. Un piano malefico che trasforma ogni notte, silenziosamente, 9200mq di Cerrado in canna da zucchero destinata alla produzione d´alcol per le macchine. Etanolo alternativa ecologica alla benzina? Sto studiando con amici come organizzare la denuncia senza esporsi troppo.
In queste settimane il CODICE FORESTALE brasiliano (un insieme di leggi per regolamentare la relazione uomo-foreste, quindi racchiude in se tutte le norme per limitare il disboscamento) é sulle pagine di tutti i giornali. Alcuni politici (il coordinatore del progetto di legge é Aldo Rebelo del PartitoComunista doB-SP) hanno creato un nuovo Codice Forestale per sostituire quello vecchio, ormai “superato”, approvato negli anni sessanta. Quale migliore occasione per una svolta netta e precisa verso una tutela della natura piú effettiva e decisa? E invece no, tutto al contrario! Il nuovo Codice Forestale (C.F.) strizza l´occhio ai grandi latifondisti (consideriamo che la maggioranza dei senatori e dei politici in genere sono legati ai grandi fazendeiros) permettendogli di disboscare aree maggiori, prima considerate protette. Per esempio il vecchio C.F. imponeva un´area di protezione sulle sponde dei fiumi di 33 m, il nuovo C.F. la riduce a soli 7. Non voglio entrare nei dettagli (i piú curiosi di voi troveranno in internet tutto il necessario) ma se il nuovo C.F. fosse approvato cosí com´é sarebbe un disastro ecologico legalizzato. La nuova legge é giá stata approvata nella Camera dei Deputati ed é presentata al Senato Federale. Se passerà al Senato Federale solo la presidente Dilma potrà porre il veto. Per fortuna Dilma ha chiesto 6 mesi di analisi della legge per poter apportare alcune modifiche. Questo anche grazie al lavoro di denuncia e coscientizzazione che tante ONG “verdi” (dal WWF a GreenPeace) stanno portando avanti. La Chiesa Cattolica sta cominciando a lanciare una grande campagna di raccolta firme in tutte le parrocchie del Brasile, circa 12.000. La speranza é di ottenere una manipolazione del nuovo C.F. per renderlo meno tollerante al disboscamento. Forse saranno piccoli ritocchi ad una struttura di legge che ancora una volta mette il lucro e la logica della super-produzione al primo posto, considerando la protezione della natura argomento non prioritario.

Non ci resta che opporci a queste logiche, qui in Brasile e li in Italia. Nel nostro abituale stile di vita pensare strategie per inquinare meno e preservare di piú. A volte sono comportamenti semplici, altre volte ci chiedono un sacrificio significativo, ma ormai necessario.
Non stiamocene zitti e con le mani in mano, costi quel che costi, quando percepiamo che il denaro brucia e distrugge la nostra Madre Terra.
Il silenzio di troppi fu il piú grave peccato durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi siamo cambiati?

Vi abbraccio fortissimo

Paolo