Thailandia

Carissimi,

e’ da tempo che non scrivo, come va? Spero che stiate tutti bene. Qui
siamo nell’acqua, da noi al nord la stagione delle pioggie ha
iniziato a marzo e continua senza interruzione fino adesso. Un anno, dal punto di vista climatico, davvero particolare. In questi giorni c’e’ un po’ piu’ di sole e la temperatura si e’ abbassata di qualche grado,
inizia la stagione “fredda”. Al centro della Thailandia ormai da tempo
diverse regioni sono completamente inondate, con danni a persone, case,
terreni, industrie incalcolabili. Senza contare la perdita di riso
destinato all’estortazione e con conseguenti danni futuri ad altri paesi dal punto di vista alimentare. In questi giorni si aspetta l’ondata di
acqua a Bangkok, le nostre sorelle li’ sono in allerta. Speriamo bene.
Vi mando un articolo che ho scritto fine luglio scorso su una ragazza che
seguivo. Purtroppo ci ha lasciato il 21 settembre scorso, dopo piu’ di
un mese di ospedalizzazione in stato incosciente. Ho la gioia di averla
seguita e di averle letto come ultimo brano quello di Matteo 6,25-ss
sulla Provvidenza di Dio, che si conclude con il consiglio di Gesu’ :
“Ad ogni giorno il suo affanno”. Mi confesso che ho pianto per lei come
per una sorella. E’ difficile trovare degli ammalati pronti ad
accogliere dei discorsi su Gesu’, e parlare di cio’ di cui viviamo. I
discorsi spesso rimangono a livello piu’ basso. Non cosi’ con lei, dove
anche se di fede diverse si cercava di trovare l’unione nell’esperienza
di vita e di amore. Vi chiedo di ricordarla e di chiedere al Signore di aprire il cuore di tanti thailandesi alla fede.
Domenica 23 ottobre e’ la giornata missionaria mondiale, e per noi saveriani e la chiesa di Parma e’ una festa doppia: il nostro padre Mons. Conforti verra’ proclamato
santo!! Lo e’ gia’, ma la Chiesa lo indica a modello per tutti, e non
per ammirarlo ma per capire che la santita’ e’ la nostra vera natura.
Siamo di Dio e come tali possiamo vivere, ognuno a suo modo, secondo il suo
carattere, secondo la sua storia, secondo la sua vocazione. Chiediamo a Dio, per intercessione di Mons. Guido Maria
Conforti di farci santi e di poter dare gloria a Lui con tutta la nostra vita.
Un grande grazie a tutti voi e un augurio di buona festa missionaria!!
Ciao,
Valentina, mmx

Senador Canedo (Brasile)

Carissimi,
ormai le ferie sono finite più o meno per tutti e quindi non mi resta che augurarvi un buon ricomincio lavorativo, sperando che un poco di meritato relax abbia unito famiglie e divertito i più piccoli!
Qui l’ ondata piacevolissima dei tanti italiani in transito si è smorzata e resta qui con noi, per circa un anno, l’ Elena Maradini… ci sta aiutando nei progetti del doposcuola: tutti le riconoscono una marcia in più coi bambini. Spariamo riesca a tener duro, perché i bimbi brasiliani sono belli tosti!!
Purtroppo le ultime tre settimane sono state caratterizzate da una ondata di violenza inusuale. Vi dicevo in un’ altra lettera che dall’ arrivo del crack, ormai 3 anni fa, la violenza nei nostri quartieri è aumentata molto. Facile sentire mamme dicendo: “dopo le 9 di sera non lascio i miei figli uscire di casa”. E’ ormai sempre più palpabile uno strisciante senso di insicurezza e preoccupazione. Tre settimane fa un gruppo di ragazzi, su una macchina, si sono affiancati ad un bar ed hanno aperto il fuoco. Di tante pallottole sparate sembra sia morto solo un ragazzo, forse l’obiettivo dei killers. Quasi un miracolo dato che il bar era pieno di gente. Non si è capito (qui le informazioni che si raccolgono sono sempre ingigantite, effetto palla di neve) se sia stato un atto dimostrativo e intimidatorio o se era proprio per uccidere quel ragazzo. Pochi giorni dopo viene ucciso un ragazzo di 16 anni, che abita qui vicino e che era il moroso della Bruna, una ragazzina di 15 anni con già un figlio frutto di una precedente relazione. Sembra che il papà del bambino, Jefferson, abbia mandato un sicario per eliminare il concorrente. Omicidio passionale a sangue freddo. Alcuni giorni dopo viene ucciso un ragazzo che non conosciamo, sempre qui vicino, forse una vendetta contro i pistoleiros del bar. Sembrano due episodi legati al mondo della droga, probabilmente regolamenti di conti. L’ apice di questa violenza si raggiunge due settimane fa. Un gruppo di ragazzi armati a bordo di un 4×4 fanno irruzione in una casa dove vivevano piccoli trafficanti, nel quartiere Jardim Liberdade. Uno è ucciso a sangue freddo, un l’ altro ferito riesce a scappare (non si hanno più notizie dopo il ricovero al pronto soccorso), un altro ancora viene legato ed ucciso a coltellate. Qualcuno riesce a chiamare la polizia. Vado sul posto perché sembra dai primi racconti che un ragazzo ucciso sia un fratello di Jorge e della Mirelly, famiglia che conosciamo bene perché da anni è nel progetto di Adozione a Distanza. Quando arrivo la strada è già piena di curiosi, vicini, parenti delle vittime… più di 80 persone bloccano la strada chiedendosi cosa sia successo. A più di un’ora dalle esecuzioni, all’improvviso, un fuggi fuggi generale… uno degli assassini era stato lasciato indietro dalla 4×4 e si era nascosto nel fondo della casa, forse sul tetto. Un poliziotto (chiamato “Testa di ferro”) l’ha scoperto, rincorso e preso prima che il popolo lo linciasse. Probabilmente la polizia lo convincerà, con le buone o le brutte maniere, a consegnare i compagni. Il giorno dopo, infatti, un’ altro ragazzo che ha partecipato agli omicidi è preso. Il racconto infelicemente non finisce però qui. Verso sera scopro che la 4×4 prima di sparire è andata a casa della Rosangela per ucciderla. Rosangela è una ragazza che conosciamo molto bene e che tanti italiani che sono passati di qui hanno incontrato… ha due piccoli e abitava sul cocuzzolo della montagnola in una baracca di cartone e eternit. Hanno pensato che fosse sorella di una delle vittime. Ovviamente Rosangela non ha avuto il tempo di spiegarsi ma solo di scappare. L’ arma s’è inceppata e così hanno provato ad accoltellarla… lei è scappata e per fortuna non sono riusciti a raggiungerla. Solo, grazie a Dio, un piccolo taglio in pancia. E ovvio, fiumi di paura. Tutta la sua famiglia (zia, cugini, fratelli, ecc.) hanno passato la notte in un locale segreto e il giorno dopo si sono trasferiti ad Aparecida, altra città satellite dell’ interland di Goiania. Siamo in contatto via telefono… sta meglio ma non vuole tornare. Chi ha cercato di ucciderla, prima di fuggire, ha gridato che avrebbe sterminato la famiglia.
Sembra che tutta questa brutta storia non sia ancora finita… il marito della Priscilla (altra famiglia del progetto di AD a cui vogliamo molto bene) è fratello di una delle vittime e sta programmando, con gli altri fratelli, una vendetta contro quelli che la polizia non è riuscita a prendere. La Priscilla, così come la Rosangela, si è nascosta insieme ai bambini. Non ha avuto scelta e sta con sorella e mamma in un piccolissimo agglomerato in mezzo alle campagne senza energia elettrica. Suo marito non ha ancora scelto se vendicare il fratello o difendere moglie e figli. Siamo davanti ad un brutto giro di vendette che si sta trasformando sempre più in una faida tra famiglie.
Preghiamo insieme lo Spirito Santo affinché possa illuminare le scelte di questi ragazzi portandoli sul cammino della pace.
Vi abbraccio fortissimo
Paolo
Ps: credo che alla luce di quello che sta succedendo sia ormai doveroso pensare a “cammini di pace” da proporre ai vari gruppi di ragazzi dei progetti doposcuola… se qualcuno avesse esperienza sull’ argomento ci aiuti !!
Ps: per tutto il mese di ottobre sarò a Parma insieme alla mia sposa. Sicuramente non riusciremo ad incontrare tutti e già mi scuso per questo!

Worcester (USA)

Carissimi don Francesco e Comunità di S. Paolo,
questa lettera vi arriverà con una sorella che viene in Italia per una Conferenza internazionale della nostra Famiglia.
In questo momento mi trovo a Duxbury vicino all’oceano Atlantico per una settimana di Esercizi Spirituali in attesa che l’Hurricane Irene faccia il suo passaggio. Sono arrivata ieri con un giorno di anticipo perché viaggiare oggi sarebbe stato troppo pericoloso. Piove molto e c’è vento forte, ma il culmine sarà nel pomeriggio con acqua e vento a circa 100 kilometri all’ora. Questa notte tutto sarà passato e domani abbiamo già la certezza di uno splendido sole. Ma, quello che “Irene” avrà lasciato lungo il suo cammino ancora non si sa, ma già si prevedono ingenti danni. Ieri, gli abitanti di New York,con la chiusura dei mezzi di trasporto hanno vissuto un evento storico e ora quasi 3 milioni di cittadini sono senza elettricità Tante famiglie hanno dovuto evacuare e non si sa se al ritorno troveranno ancora le loro case. Intanto che “Irene” termina la sua corsa, l’”Hurricane Lee” sta iniziando la sua flagellando il sud degli USA con pioggia e vento distruggendo case e allagando città ed intere zone.
Intanto l’estate sta passando con i suoi alti e bassi di temperatura sia in Italia che qui. Per noi è stata buona, ma in Texas e nel Midwest – Centro USA – per il caldo e la siccità i raccolti di frumento e grano si sono bruciati.
Per me l’evento estivo più importante è stato quello delle Giornate Missionarie. Sono stata in 3 Parrocchie per parlare della nostra attività missionaria e sono state per me una sfida con l’inglese. Tutto sommato sono andata bene, ma l’accento mi tradisce. Un Parroco all’inizio della Messa mi ha presentato così: “Abbiamo tra noi una suora italiana con un bellissimo e forte accento italiano”, La gente mi capisce e questo mi incoraggia ad andare avanti. Ma, in settembre, ritornerò sui banchi di scuola…!
E, cosa succede qui durante l’estate? Si può dire che il tempo estivo con vacanze e attività varie inizia alla fine di maggio con il Memorial Day, giorno dei morti, e finisce il primo weekend di settembre con il Labor Day, festa del lavoro.
L’avvenimento più importante è la festa del 4 Luglio con la celebrazione della festa dell’indipendenza ottenuta nel 1776 combattendo contro gli inglesi, che avevano imposto forti tassi, in particolare sul thé. Per l’occasione ci sono concerti, cook-out (barbecue) e fuochi d’artificio.
A Worcester c’è stato un grande concerto all’aperto che ha chiamato gente da tutto il Massachusetts ed è terminato a mezzanotte con una festa di fuochi artificiali. Il concerto più famoso è quello dei “Boston’s Pop”, l’orchestra nazionale americana, che suona a Boston nella grande conchiglia naturale del fiume Charles che ha richiamato circa 200 mila persone, anche da Stati più lontani. Questo è un concerto molto patriottico che tramanda la storia della liberazione, ed è anche memoria di chi è morto nelle varie guerre e di chi ancora opera per il bene della Nazione.
Un modo estivo tradizionale per celebrare è il cook-out (barbecue all’aperto) che diventa anche un ritrovo familiare. Nel prato fuori casa e con molta semplicità si prepara il necessario per mangiare, mentre i “gonfiabili” intrattengono i bambini.
Agli americani piacciono i concerti e durante l’estate nei parchi della città ce ne sono vari all’aperto. Vicino alla nostra casa c’è un piccolissimo laghetto (Salisbury pond) circondato da un grande prato dove ha suonato l’orchestra del Massachusetts. La gente, circa 1.000 persone, è arrivata nel pomeriggio con seggiolini e coperte per sedersi. Ha mangiato e poi ha ascoltato il concerto che riserva sempre un angolino per far partecipare e divertire i bambini.
Un’altra attività estiva è lo sport a scopo benefico. Corse a piedi, in bicicletta, in moto, maratone, ecc. Per finanziare i giochi dei ragazzi diversamente abili tante persone si sono calate con corde da palazzi di 22 piani e per sostenere la ricerca sul cancro fra pochi giorni ci sarà una grande maratona.
L’estate è anche tempo di festival: italiano, indiano, cinese… dove ogni cultura può esprimere le proprie caratteristiche di costumi, danze, musiche e cibi. Anche le Parrocchie organizzano i loro festival di uno, due o tre giorni per sostenere la parrocchia stessa perché qui i fedeli delle varie religioni devono pensare a mantenere i loro sacerdoti e le loro chiese.
Intanto siamo arrivati a settembre con i vari inizi di scuola, lavoro ed impegni. Nei vari supermercati ci sono grosse scatole per raccogliere materiale per chi non può pagare i libri, i quaderni ed i vari sussidi scolastici. Poco tempo fa una mamma ha perso il lavoro e non potendo più pagare l’affitto si è trovata da un giorno all’altro in una casa di accoglienza, così la sua bambina si è messa in fila d’attesa per avere l’occorrente per la scuola. Ed anche questa è America!
Sono arrivata in fondo e spero di non avervi stancato. Anche voi siete all’inizio di un nuovo anno d’impegni con tutto quanto essi comportano.
Vi ricordo nella preghiera e vi affido al Signore. In questo difficile momento auguro ad ognuno di avere il lavoro per vivere con dignità la propria vita, sostenere la propria famiglia e per dare a Dio una mano nel dare un volto nuovo al mondo e all’umanità.
Un caro saluto a tutti!

Laura Canali