Bafoussam (Camerun)

Cari,

Dopo le vacanze e tutte le preoccupazioni per dare inizio al nuovo anno scolastico, con la
presente sono ad informarvi che già da più di un mese la scuola è effettivamente iniziata presso il
Seminario Minore. Gli iscritti sono in totale 27 al posto dei 34 dello scorso anno. Dieci (10) sono
entrati in Propedeutica quest’anno.
Desidero pure inviarvi i ringraziamenti dei tre (3) seminaristi che hanno beneficiato del
vostro sostegno finanziario per pagare le spese scolastiche. I loro genitori sono davvero poveri, ma
grazie alla vostra generosità e alle vostre preghiere essi sono in questo modo sostenuti nel loro
impegno alla sequela di Cristo.
Ed ora una domanda: devono essi, come ho visto negli archivi, inviarvi essi stessi delle
lettere di ringraziamento?
Nella mia veste di Incaricato diocesano delle Vocazioni, vi esprimo nuovamente la nostra
riconoscenza per tutti gli sforzi che fate per il sostegno delle vocazioni nella Diocesi di Bafoussam
e saluto tutti voi come pure il vostro Parroco.
Restiamo uniti nella preghiera e nell’azione di grazia in questo Anno della Fede.

Fraternamente!

Il Rettore

Don Gilbert MONTSE

Senador Canedo (Brasile)

Ciao carissimi,
qui sta per cominciare la stagione delle piogge. La natura ringrazia e comincia a rifiorire tutto, anche piante che sembravano secche e morte. Dopo mesi e mesi di siccità e secchezza dell´aria a livelli di Sahara, arrivano timide le prime pioggerelle. La natura, e il suo ciclo, ci aiuta a coltivare la speranza del cambiamento. Quante situazioni di “morte” mi passano davanti agli occhi tutti i giorni. Sono tante famiglie che quotidianamente visitiamo e che fanno parte del progetto di Adozione a Distanza. Vi voglio raccontare di Yasmin, Yara e la sua famiglia. Ammetto che é una delle situazioni piú complesse e tristi tra tutte quelle del circondario. Una situazione cosí delicata che diventa difficile pensare e realizzare azioni d´aiuto. Con Don Corrado spesso ci interroghiamo sul da farsi. Ci sono giorni in cui entrare nella loro casa é come entrare nel film Train Spotting. Chi l´ha visto? La cosa piú dolorosa sono i bambini di questa famiglia. Yasmin, Yara, José, João. Il piú grande, Maikon, non abita piú con loro. Ha 15 anni e tutto mi spinge a credere che stia vivendo nelle strade di Goiania come menino de rua, che é l´inizio della fine. Vittima di abuso sessuale quando aveva 7 anni, l´anno scorso ha ripetuto (e forse non era la prima volta) l´atto su un bimbo di 6, passando da vittima a carnefice. S´é aperto un processo ma che non ha poi avuto sviluppi perché la mamma della vittima, una tossicodipendente, non s´é presentata in tribunale. Maikon usava droghe e il suo giro di amicizie non era bello. Spero di rivederlo presto.
Su questa famiglia ci sarebbe da scrivere un libro, di molte pagine. E allora mi limito agli episodi recenti. Sandra, la mamma di tutti i bimbi/e, ha cercato di togliersi la vita. Estremo gesto conseguenza di anni e mesi di malessere, di decadenza, di mancanza di speranza. O forse piú semplicemente un atto inconsulto frutto di una nottata di alcol e droga. Dopo una notte di “sballi” Sandra litiga per gelosia con Eber (é papá dei bambini e suo marito, anche se lei dice sempre che é un ex… non sappiamo che lavoro faccia, probabilmente é un assaltante trasfertista). Viene picchiata in malo modo. Eber va via e Sandra, piangendo, ritorna a casa dove prende un filo elettrico e ci fa un nodo. È quasi l´alba. Yara, 6 anni, sente dei rumori strani e si sveglia. Cerca subito di soccorrere la mamma, grida e sveglia i fratelli che l´aiutano. Per fortuna arrivano appena in tempo e Sandra si salva. Resta per due giorni con gli occhi fuori dalle orbite. Il giorno dopo Sandra sembra un´altra persona e, ringraziando Dio, promette che cambierà di vita. Sembra davvero motivata ma purtroppo la promessa non si realizza, almeno per ora. Continua ad essere una mamma molto aggressiva, dura, che non si prende cura dei figli che Dio le ha affidato. Continua a usare crack. Non ne abbiamo le prove concrete e lei nega di esserne viziata, ma tutto il contesto non lascia molti dubbi. Tre giorni fa di nuovo una scena da Train Spotting: alle 11 della mattina, smaltendo la sbornia, é ancora coricata sul divano e con una vomitata di fianco a lei. Cani e gatti che girano in casa dappertutto…
Ogni storia buia ha peró, e dobbiamo sforzaci di trovarlo, uno spiraglio di luce. Yara da tempo coltiva un sogno. Cantare davanti ad un pubblico! Si sta allenando e le ho promesso che la faremo cantare dopo o durante la messa. Vuole cantare una musica per bambini, musica che parla di Samuel, il bambino che ascoltava la parola di Dio. È una bimba dolcissima, che ha molta fede, e che nonostante il contesto di tristezza in cui é nata e vive, non perde il sorriso. È lei un fiore nato sul cemento, é lei il sorriso che ci da speranza di qualcosa di nuovo.
Cambiando totalmente discorso… siamo in piena campagna politica. Il voto sará il 7 di ottobre ed in Brasile é obbligatorio. Chi non vota si prende una piccola multa! Il problema é che i candidati a sindaco sono due, uno piú sporco dell´altro. Ma qui (credo che sia cosí anche in Italia, Berlusconi lo insegna, no? o qualcuno ha rotto questo meccanismo?…) vince le elezioni chi ha piú potere economico, chi investe di piú nella campagna elettorale. Ogni minuto passa una macchina con le casse sul tetto che gracchiamo musiche di propaganda elettorale. Uno dei due, Franco, é un vecchio conosciuto di un nostro amico… anni fa era dentro ad uno schema di clonaggio di carte di credito, é uno del nostro quartiere… un giorno, quando la cosa era ormai diventata grande, é arrivata la Policia Federal (la polizia che si occupa dei crimini di alto livello), 4×4 nere e persino un elicottero sorvolando il quartiere. Hanno preso la banda, 4 ragazzi. Solo uno é riuascito a scappare perché il giorno prima era andato negli USA… Oggi é ritornato, pieno di soldi e molto potente. L´altro candidato a sindaco… dicono sia peggio di lui !!!! Fortuna che non devo votare.
Ultima cosa e giá vi lascio: parto per l´Italia domattina e vi resteró fino al 24 di ottobre. Chi volesse vederci puó tentare di cercarci a casa dei miei. Il 21 ottobre ci sará una Messa celebrata da Corrado in S.Maria del Rosario a cui siete tutti invitati, noi non mancheremo!

Vi abbraccio forte
Alla prossima
Paolo
ps: la violenza é sempre alta nel mondo della droga e tanti gli omicidi per futili motivi (o vendette relative alla malavita). Nelle ultime settimane sono stati uccisi almeno 4 ragazzi…

Worcester (USA)

Carissimo Don Francesco e Comunità di S. Paolo,

come state? Vi penso bene nonostante le varie difficoltà del momento presente. Spero anche che siate sopravvissuti alla bollente estate che “Madre Natura”, come dicono qui, vi ha riservato.

Volevo resistere alla tentazione di scrivervi le mie solite storie per non annoiarvi più di quel tanto; ma Monica, una sorella che è stata qui per lo studio dell’Inglese e sta per rientrare in Italia, mi ha fatto prendere la penna in mano.

Inizio a raccontarvi una piccola esperienza fatta domenica scorsa andando nella Comunità di St. Andrew dove si raccolgono i cattolici africani per la Celebrazione Eucaristica. Mi è sembrato per un momento di essere veramente in Africa. L’unica persona bianca ero io ed una bambina davanti a me mi guardava in modo un po’ guardingo. Le altre persone venivano da varie nazioni africane:Burundi, Rwanda, Ghana, Uganda, Tanzania e, soprattutto, Kenya. In mezzo a loro so che ci sono anche varie donne rifugiate del Congo, del Rwanda e del Nepal. Danze e canti in inglese e Swahili che hanno dato inizio alla Celebrazione accompagnando all’altare prima il Sacerdote poi il Vangelo, Stefany, una bambina da battezzare e, sempre danzando e cantando, ognuno ha portato la propria offerta all’altare. Diversamente dagli americani che sono quasi sempre “casual” nel loro modo di vestire, qui erano tutti ben vestiti ed ordinati, e le donne con i loro caratteristici e colorati vestiti creavano un’atmosfera festosa.

St. Andrew fa parte della Parrocchia di St. Peter, dove vado solitamente per la Messa domenicale, è molto interculturale. Infatti ci sono le Comunità inglese, ispana ed africana ed ognuna con la propria Celebrazione Eucaristica. Quando nelle grandi feste le varie comunità si radunano per un’unica celebrazione con danze e canti di diverse nazionalità sembra di vivere un’anticipazione di quello che dice il libro dell’Apocalisse: “ci saranno cieli e terre nuove. Dio dimorerà tra di loro e loro saranno il suo popolo”.

Gli Stati Uniti così rappresentativi di quasi tutte le nazionalità del mondo potrebbero diventare il segno di quella fraternità universale per cui il Signore Gesù ha dato la vita sulla Croce. Intanto non ci scoraggiamo e non perdiamo la speranza di fronte a tutto ciò che vediamo e viviamo perché le promesse di Dio verranno tutte portate a compimento nel suo Figlio Gesù.

E così veniamo al vivere quotidiano. Qui, nello Stato del Massachusetts, c’è stata una buona estate con una produzione abbondante di ortaggi e frutta. Non così nel Midwest, Centro America, colpito da una grande siccità che ha provocato grossi incendi in 13 Stati, in particolare in Colorado dove in una sola città sono state bruciate più di 350 case ed 11.000 persone hanno perso tutto. Ho pensato al terremoto in Emilia.

Il danno più grave di questa siccità è stata la perdita di quasi tutti i raccolti. Il Midwest è chiamato il granaio del mondo, ma quest’anno grano, frumento ed altri cereali sono andati persi, e per mancanza di acqua e foraggio anche tanto bestiame è stato macellato anzitempo. Il Mississippi, grande ed importante fiume per il trasporto di merce, si è ridotto ad un piccolo fiume difficilmente navigabile.

Tutto questo si ripercuoterà nei prossimi mesi sulla già debole economia, soprattutto renderà ancora più precaria la vita di tante famiglie.

Il mercoledì mattina vado nella Parrocchia di St Peter dove c’è la “Food Bank” – Banca del Cibo – per aiutare a distribuire il cibo alle famiglie che ne hanno bisogno o per mancanza di lavoro o perché lo stipendio è troppo basso. Solo in questa parrocchia vengono aiutate circa 350 famiglie ogni mese. Ultimamente ho sentito dire che anche queste Food Bank scarseggiano di cibo e le Parrocchie fuori città che hanno del terreno lo rendono disponibile per la coltivazione di ortaggi vari per venire incontro alle necessità della gente.

Ora, per non caricarvi sulle spalle altri problemi oltre a quelli che già avete, vi racconto un fatto, trasmesso alla televisione, caratteristico della solidarietà americana.

Una bambina, sentendo dire che tanti bambini non avevano acqua pulita da bere, ha iniziato a preparare delle limonate da vendere ad amici e conoscenti per far avere anche a quei bambini acqua pulita. Aveva raccolto circa 200 dollari quando un incidente l’ha portata in Paradiso. La mamma per portare aventi il desiderio della sua bambina ha fatto conoscere il fatto. Alla fine non solo i bambini hanno avuto acqua pulita, ma una fontana ha dato acqua a tutto il villaggio.

Sono arrivata alla fine e vi assicuro che mentre parlo di questa terra americana non dimentico la mia italiana, ma le porto una su una spalla ed una sull’altra e con la mia preghiera le presento insieme al Signore.

Presto inizierà il nuovo anno pastorale. Che il Signore lo benedica con i suoi frutti di grazie e di gioia nello Spirito.

Vi ricordo e vi mando un caro saluto,

Laura Canali