Un abbraccio di pace per tutti voi.
Oggi è il giorno dell’anno in cui sono festeggiate le mamme di tutto il mondo (o quasi!!) e la settimana è stata vissuta in vari contesti con questa prospettiva. E non finisce qui… domani è il giorno del mese per della distribuzione delle ceste alimentari per le famiglie coinvolte nel nostro progetto di adozione a distanza (stiamo per sfondare quota 100!!!). Approfittando della circostanza “celebreremo” il coraggio di essere mamma, nonostante tutte le difficoltà, lottando un giorno alla volta per la vita dei propri figli. Sarebbe il caso di entrare in confronti tra la tipica mamma brasiliana in confronto alla tipica mamma italiana. Ma correrei il rischio ancora una volta di stereotipare e semplificare le cose. Per oggi mi accontento di ricordare dentro di me tutte le mamme che conosco, mamme Italiane e Brasiliane (e nigeriane e afghane…). Anche se mi rendo conto che da maschio, poco posso capire di questo mistero della vita. Quindi, oggi ma per tutto l’anno, uno sguardo di stima e ammirazione per tutte le mamme del mondo che accolgono i propri figli.
Ma veniamo ad un po’ di cronaca lasciando da parte pensieri mielosi…
1) Festa della mamma al CIA (Centro di Internazione Adolescenti)
E’ stato preparato un banchetto con lasagna, hot-dog, torta, bibite, ecc. I ragazzi stessi hanno cantato qualche canzone per le mamme presenti. Il ritornello di una era circa così: “da oggi ti prometto, mamma, che darò più valore al tuo affetto… già troppe volte ti ho fatto soffrire, ma poi ho pianto da solo in un angolo”. Tutte le mamme hanno ricevuto un regalino dai figli, per lo più porta foto fatti di pezzettini di carta ripiegati e cuciti tra loro, molto belli. Alcuni ragazzi, per vari motivi, sono rimasti senza visita e credo che per loro, vedendo i compagni chiacchierare, piangere e abbracciare le loro mamme, sia stato particolarmente difficile. Sono stato più con loro che con gli altri… Come già successo in altre feste, il direttore del carcere aveva preparato spazi di riflessione e preghiera dentro al festa. Qualche minuto ai cattolici, altrettanti minuti agli spirita e stessa cosa per gli evangelici. Bene, la prima che ha preso il microfono è stata una pastora un po’ squilibrata che ha fatto tutto un discorso inizialmente sensato (anche se non aveva nessunissimo legame con la festa della mamma!!) poi degenerato in pianti isterici, grida e gorgheggi di voce. Il tutto è durato 30 minuti (contro i 10 previsti) rubando letteralmente spazio a noi cattolici e agli spirita. Il direttore era visivamente imbarazzato, anche perchè per un attimo la sensazione era quella di essere in un tempio evangelico piuttosto che in un carcere!! Alla fine il direttore, visibilmente imbarazzato, mi ha chiesto scusa promettendo che alla prossima festa saremo noi i primi a prendere parola…
Fernando ha preferito rimanere nella cella e non partecipare alla festa, ma l’ho scoperto troppo tardi, quando già stavo andando via.
2) Ieri sera ho accompagnato le ragazze della Talitha-Kum in pizzeria. C’era lo staff al gran completo, mancava solo Irmà Ana perché è dovuta rimanere in sede: la mamma della Luana è andata in crisi e non ha voluto unirsi al gruppo. Il racconto di Ana, al rientro, è stato pesante. La giovane mamma ha pianto tutta sera ricordandosi della sua mamma…
La cena è stata bella, serena, e allegramente paciugata dai tanti piccoli bimbi. Pedro, neanche 2 anni, ha fatto un disastro sulla mia maglietta!! Sua mamma, 17 anni ma con già sulle spalle una brutta storia di prostituzione in Spagna, lunedì passato ha aggredito fisicamente una professoressa della scuola. Quando la stessa professoressa l’ha minacciata ti denunciarla le si è spaventata (sa che una denuncia di questo tipo costringerebbe la Talitha-Kum ad allontanarla dalla struttura e lei di conseguenza potrebbe perdere la tutela del bimbo… !!) e come ha reagito? L’ha minacciata di morte… Sono ragazze con passati pesanti, di abbandono e violenza. Nel quotidiano sembrano degli angioletti ma quando il drago si risveglia…
Ho già finito la pagina!! Ma vi scriverò presto perchè a breve conoscerò una ragazzina di 13 anni con una storia particolarissima. Non vedo l’ora di incontrarla e di condividere con tutti voi.
Vi abbraccio forte, con tantissima gioia, gustando la forza di questo Gesù che entra nella nostra vita a porte chiuse, e ci lascia a bocca aperta!!!
Con affetto
Paolo
Ps: sto aspettando lettere di incoraggiamento per la Talita… scrivete, scrivete, scrivete!!!