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Kitty (Sierra Leone)

Carissimi tutti e tutte
La mia lettera arriva con tempi di attesa troppo lunghi, ma dopo queste righe confido che capirete.
All’inizio dell’estate scorsa noi Missionari Saveriani in Sierra Leone abbiamo consegnato ai sacerdoti locali della Diocesi di Makeni la parrochia dove noi due lavoravamo, Kambia.
Questo passaggio è secondo la nostra prassi di fare missione: siamo particolarmente per le zone di primo annuncio, fondiamo la comunità cattolica e quando è matura la consegnamo al Vescovo del posto.
Così è successo il 29 agosto a Kambia, nord est della Sierra Leone, a 10 chilometri dal confine con la Guinea Konakry.
I nostri confratelli arrivarono là credo nel 1961, con grande difficoltà, perchè le persone influenti del Distretto non volevano la nostra presenza. Ma la costanza ha premiato.
Con i soldi di benefattori dall’Italia padre Olivani costruì la prima scuola secondaria del Distretto di Kambia, che copre 300,000 persone.
È una scuola cattolica, assistita dallo Stato, che paga lo stipendio agli insegnanti. Poi negli anni, i saveriani hanno costruito o ricevuto dal governo 16 elementari, e durante il tempo che il mio confretello (P. Jorge, 35 anni, messicano) e io eravamo là, il capo supremo (Paramount Chief) di una delle 4 zone della Parrocchia, ci ha consegnato una scuola secondaria, affinchè fosse gestita dalla chiesa. Notare che lui è musulmano, come il 99 % della sua gente. Ma riconoscono il lavoro di quantità e di qualità dei cattolici.
Dopo 50 anni, abbiamo deciso, noi 27 saveriani in Sierra Leone, che la parrocchia di Kambia fosse pronta per essere data al clero locale.
Negli anni scorsi abbiamo consegnato la cattedrale di Makeni, Magburaka, Yele, Yonibana, Bumbuna, Port Loko, Binkolo dove era stato 30 anni P. Rabito di Villaverla (che a 91 anni è ancora a Makeni), e altre ancora…
Così P. Jorge è stato mandato alla parrocchia di Madina, tra i Limba e i Soso, e io a Kissy, a 2 Km dalla capitale Freetown.
Mi trovo in una comunità formativa, dove abbiamo con noi giovani del posto, che hanno fatto le superiori e che vorrebbero essere missionari. Così faccio il formatore, insegnerò Teologia spirituale in seminario maggiore e faccio il missionario il weekend.
Infatti celebro in due località lungo la superstrada che porta dall’interno alla capitale. Ci sono gruppi di cattolici, in un posto circa 300, che vogliono la messa la domenica. Ma la chiesa non c’è: allora preghiamo in una costruzione fatta di mattoni di argilla seccata al sole e pali di legno per tetto, coperte da lamiere ondulate di zinco.
Oppure si prega in un aula della secondaria.
L’altro posto ha 50 cristiani, e una famiglia del posto possiede uno stanzone di 4 muri di blocchi di cemento. Così l’ha messo a disposizione. La gente ha comprato pali di legno e ha steso teli di plastica per la piggia. Celebro la messa alle 8:30 la domenica, l’altare è un tavolo in legno e lo sposto a seconda di dove gocciola il telo sopra di me.. Un po’ di ginnastica spirituale non fa male… (e mi sento davvero in missione. Prima si formano le comunità e poi arriveranno anche i muri più stabili).
Io ho pensato tanto a voi in questo mese missionario, e vi ringrazio per le preghiere e per il vostro
generossissimo contributo dell’estate scorsa. Sono bei soldi, pensate che un maestro riceve 250 mila al mese, circa 50 euro per sè e la famiglia. E più della metà dei nostri maestri delle 16 elemantari e 3 secondarie non erano pagati dallo Stato…
Grazie di cuore a tutte e tutti. Ogni domenica, io nell’eucaristia mi sento unito a tutti voi.
Saluti a tutti voi, Tenki, (grazie) come si dice grazie in creolo qui, e buona continuazione.

P. Michele Carlini

Goias (Brasile)

Ciao a tutti carissimi,
siamo rientrati nel nostro amato Brasile dopo una overdose di affetto e amicizia. E’ così che quest’anno, ancor più che i rientri degli anni passati, la nostalgia di casa e di tutti voi si fa sentire ancora di più. Ma è comprensibile… ci avete accolti in modo speciale, unico. La Leide continua a raccontare le piccole e grandi “attenzioni” che tutti voi ci avete dato. E adesso si chiede: “ma come Paolo, quando gli italiani arrivano qui tutti restano sorpresi con l’accoglienza dei brasiliani… ma credo davvero che gli italiani non siano da meno!” E sentirla dire una cosa così fa bene all’Italia. Anche qui arrivano purtroppo gli scandali dei nostri politici, di uno in particolare…

Come sapete la nostra luna di miele è stata molto di corsa, inevitabile… strappati tra incontri, testimonianze, interviste, incontri “di lavoro”; matrimonio di Niko, adorabili cenette tra amici, caffè “rubati”,… Verona, Limone del Garda, 5 terre, rif. Lagazuoi, Torrechiara… La luna di miele più bella della mia vita!!! Quindi ancora un grandissimo grazie perché se tutto è stato stupendo così come è stato… è tutto merito vostro! In un qualche modo i 4 kg mesi su in 28 giorni sono la CONCRETA testimonianza che non c’è mancato nulla!! L’unica ombra è che come al solito non siamo riusciti ad incontrare tutti, e tra gli assenti amicizie importanti.
Il rientro qui è stato ottimo, ritornando subito a pieno ritmo lavorativo dopo un paio di mesi così-così per il trambusto della preparazione del matrimonio e della casa. E mi mancava. Credo davvero che il mio sia il lavoro più bello del mondo!! Sto cercando di recuperare un po’ di tempo perduto, anche perché nel progetto di Adozione a Distanza sono tante le nuove famiglie che ancora non conosco.
La novità bella, stupenda, fantastica è che la Patricinha (vi mando una foto di quando era in rua) si sta controllando bene. La suocera, donna dalle mani enormi, apparentemente una sempliciona ma che invece ha una grande sensibilità e esperienza, sta aiutando molto la neo-mamma. Pàmela, la piccolina nata prematura, sta bene. Sono stato a trovarle (non abitano lontanissimo da noi) e la serenità famigliare mi è piaciuta molto. La Patricinha finalmente sorridente, pulita, ben vestita… quasi irriconoscibile per chi l’avesse incontrata sulla strada. Quella che sembrava una maschiaccia si è trasformata in donna. E sempre con l’orecchio teso a sentire le necessità della piccolina. Un piccolo aneddoto divertente per chiudere in bellezza: la Patricinha ha voluto che prendessi in braccio Pàmela… dopo poco che era tra le mie braccia è all’improvviso diventata tutta rossa in viso, paonazza, … e dopo 3 secondi sbiancata nuovamente. La cosa si ripete una seconda volta. Preoccupato, quando stavo per chiamare la mamma, arriva la terza ed ultima ripetizione…. E… sorpresa…. PPPprrrrrrrrraaaaKKkkk …. Sono scoppiato a ridere… il pannolone era diventato più pesante!!! ….La piccolina stava “spingendo”….

Vi abbraccio tutti, fortissimo

Paolo

Ps: oggi è il mio compleanno, cavoli, 33… e il regalo più bello è essere rientrato qui col cuore pieno di ricordi stupendi. GRAZIE !!

Bafoussam (Camerun)

Cari fratelli e sorelle del Gruppo Missionario San Paolo, la pace e la grazia siano con voi da parte
del nostro Signore Gesù Cristo.

Questo giorno, Santa Teresa d’Avila, mi offre la grazia di rinnovare il contatto con voi. Spero che
tutti voi stiate molto bene, così come il vostro parroco.

Effettivamente è un bel pò di tempo che non abbiamo dato notizie, ma tutto va per il meglio per
noi qui. E’ vero che stiamo aspettando che Roma ci dia un vescovo diocesano, poiché è ormai già
un anno che siamo in amministrazione. In effetti, come sapete, Mons. Joseph ATANGA è stato
nominato arcivescovo in un’altra diocesi ed è il vescovo di una diocesi vicina che ci amministra da
allora. Nel frattempo noi continuiamo a lavorare normalmente con lui.

Per quanto riguarda il Seminario Minore, abbiamo ripreso il cammino scolastico da un mese ed
una settimana. Abbiamo in tutto 97 ragazzi nella casa che seguono i corsi al collegio San Tommaso
d’Aquino che conta più di 1800 studenti in quest’anno scolastico. Di questi 97 ragazzi che noi
abbiamo nella casa, 64 sono all’Internato e 33 come seminaristi minori. Fra essi, 12 sono in classe
di baccellierato e 6 fanno uno stage di approfondimento.

Lo scorso anno, abbiamo raggiunto una cifra record di entrate al Seminario Maggiore. In effetti,
9 sono entrati al Seminario Maggiore in questa ripresa dell’anno accademico: 3 di essi erano in
stage di approfondimento e 6 su 9 hanno ottenuto il Baccellierato. Uno di essi è entrato in una
Congregazione religiosa.

Se tutto andrà bene, avremo ancora un bel numero che entrerà nel Seminario Maggiore il prossimo
anno. Io vorrei, a nome di tutti coloro che fra essi beneficiano dell’aiuto che voi accordate loro,
dirvi sinceramente il nostro grazie e la nostra riconoscenza. Noi preghiamo ogni giorno affinché
Dio benedica ancora e sempre tutti voi nostri benefattori. E’ vero che abbiamo anche molti altri
problemi, soprattutto il problema dell’acqua potabile. Con la stagione secca che si annuncia noi
incontreremo molte difficoltà, poiché la rete pubblica non ne fornisce sufficientemente durante
questa stagione. Il genitore di uno scolaro si sta battendo per farci un pozzo con una pompa
immersa. Ma ogni altro aiuto per migliorare questo lavoro che egli potrà fare per noi sarà sempre
benvenuto.

Cari fratelli e sorelle, a questo punto vi lascio augurandovi un bellissimo anno pastorale. Porgete i
nostri saluti al vostro parroco.

Il Rettore
Abbé Noël SOFACK