Worcester (USA)

Carissimi don Francesco e Comunità di S. Paolo,
questa lettera vi arriverà con una sorella che viene in Italia per una Conferenza internazionale della nostra Famiglia.
In questo momento mi trovo a Duxbury vicino all’oceano Atlantico per una settimana di Esercizi Spirituali in attesa che l’Hurricane Irene faccia il suo passaggio. Sono arrivata ieri con un giorno di anticipo perché viaggiare oggi sarebbe stato troppo pericoloso. Piove molto e c’è vento forte, ma il culmine sarà nel pomeriggio con acqua e vento a circa 100 kilometri all’ora. Questa notte tutto sarà passato e domani abbiamo già la certezza di uno splendido sole. Ma, quello che “Irene” avrà lasciato lungo il suo cammino ancora non si sa, ma già si prevedono ingenti danni. Ieri, gli abitanti di New York,con la chiusura dei mezzi di trasporto hanno vissuto un evento storico e ora quasi 3 milioni di cittadini sono senza elettricità Tante famiglie hanno dovuto evacuare e non si sa se al ritorno troveranno ancora le loro case. Intanto che “Irene” termina la sua corsa, l’”Hurricane Lee” sta iniziando la sua flagellando il sud degli USA con pioggia e vento distruggendo case e allagando città ed intere zone.
Intanto l’estate sta passando con i suoi alti e bassi di temperatura sia in Italia che qui. Per noi è stata buona, ma in Texas e nel Midwest – Centro USA – per il caldo e la siccità i raccolti di frumento e grano si sono bruciati.
Per me l’evento estivo più importante è stato quello delle Giornate Missionarie. Sono stata in 3 Parrocchie per parlare della nostra attività missionaria e sono state per me una sfida con l’inglese. Tutto sommato sono andata bene, ma l’accento mi tradisce. Un Parroco all’inizio della Messa mi ha presentato così: “Abbiamo tra noi una suora italiana con un bellissimo e forte accento italiano”, La gente mi capisce e questo mi incoraggia ad andare avanti. Ma, in settembre, ritornerò sui banchi di scuola…!
E, cosa succede qui durante l’estate? Si può dire che il tempo estivo con vacanze e attività varie inizia alla fine di maggio con il Memorial Day, giorno dei morti, e finisce il primo weekend di settembre con il Labor Day, festa del lavoro.
L’avvenimento più importante è la festa del 4 Luglio con la celebrazione della festa dell’indipendenza ottenuta nel 1776 combattendo contro gli inglesi, che avevano imposto forti tassi, in particolare sul thé. Per l’occasione ci sono concerti, cook-out (barbecue) e fuochi d’artificio.
A Worcester c’è stato un grande concerto all’aperto che ha chiamato gente da tutto il Massachusetts ed è terminato a mezzanotte con una festa di fuochi artificiali. Il concerto più famoso è quello dei “Boston’s Pop”, l’orchestra nazionale americana, che suona a Boston nella grande conchiglia naturale del fiume Charles che ha richiamato circa 200 mila persone, anche da Stati più lontani. Questo è un concerto molto patriottico che tramanda la storia della liberazione, ed è anche memoria di chi è morto nelle varie guerre e di chi ancora opera per il bene della Nazione.
Un modo estivo tradizionale per celebrare è il cook-out (barbecue all’aperto) che diventa anche un ritrovo familiare. Nel prato fuori casa e con molta semplicità si prepara il necessario per mangiare, mentre i “gonfiabili” intrattengono i bambini.
Agli americani piacciono i concerti e durante l’estate nei parchi della città ce ne sono vari all’aperto. Vicino alla nostra casa c’è un piccolissimo laghetto (Salisbury pond) circondato da un grande prato dove ha suonato l’orchestra del Massachusetts. La gente, circa 1.000 persone, è arrivata nel pomeriggio con seggiolini e coperte per sedersi. Ha mangiato e poi ha ascoltato il concerto che riserva sempre un angolino per far partecipare e divertire i bambini.
Un’altra attività estiva è lo sport a scopo benefico. Corse a piedi, in bicicletta, in moto, maratone, ecc. Per finanziare i giochi dei ragazzi diversamente abili tante persone si sono calate con corde da palazzi di 22 piani e per sostenere la ricerca sul cancro fra pochi giorni ci sarà una grande maratona.
L’estate è anche tempo di festival: italiano, indiano, cinese… dove ogni cultura può esprimere le proprie caratteristiche di costumi, danze, musiche e cibi. Anche le Parrocchie organizzano i loro festival di uno, due o tre giorni per sostenere la parrocchia stessa perché qui i fedeli delle varie religioni devono pensare a mantenere i loro sacerdoti e le loro chiese.
Intanto siamo arrivati a settembre con i vari inizi di scuola, lavoro ed impegni. Nei vari supermercati ci sono grosse scatole per raccogliere materiale per chi non può pagare i libri, i quaderni ed i vari sussidi scolastici. Poco tempo fa una mamma ha perso il lavoro e non potendo più pagare l’affitto si è trovata da un giorno all’altro in una casa di accoglienza, così la sua bambina si è messa in fila d’attesa per avere l’occorrente per la scuola. Ed anche questa è America!
Sono arrivata in fondo e spero di non avervi stancato. Anche voi siete all’inizio di un nuovo anno d’impegni con tutto quanto essi comportano.
Vi ricordo nella preghiera e vi affido al Signore. In questo difficile momento auguro ad ognuno di avere il lavoro per vivere con dignità la propria vita, sostenere la propria famiglia e per dare a Dio una mano nel dare un volto nuovo al mondo e all’umanità.
Un caro saluto a tutti!

Laura Canali