Koumi (Ciad)

Carissimi Amici,

Mi metto un po’ avanti con gli auguri di Natale e approfitto della fine della stagione delle piogge per mandarvi qualche notizia da Koumi. Quest’anno abbiamo registrato una pluviometria eccezionale (siamo già intorno a 1000 mm qui a Koumi dove la media annuale è di 600 mm), il fiume Logone ci è arrivato in piena dal sud del paese, la diga appena costruita ha ceduto in 6 località e, tra pioggia e esondazione del fiume, i raccolti sono a tre quarti perduti. Due settimane fa ci sono arrivati degli aiuti… sei tazze di miglio (circa 2 Kg ogni tazza) per 135 famiglie… ma qui tutte le famiglie sono in difficoltà! Molti giovani e padri di famiglia sono partiti e stanno partendo in Camerun in cerca di lavoro nelle piantagioni dei Fulbé, ma diversi sono già ritornati perché anche là le inondazioni impediscono di coltivare. Immaginate ch per non fare la totalità del cammino a piedi (spesso attorno a 100 Km), quando sono partiti abbiamo dovuto prestare o dare un po’ di soldi ai più poveri di loro (2000 o 3000 FCFA) per fare un tratto di strada in pulmino o per comperarsi qualcosa da mangiare. Sto curando molte persone gratuitamente o con la promessa di pagare le medicine più tardi.

Per fortuna adesso c’è con noi in parrocchia un padre saveriano, Juan Carlos. E’ stato con noi due settimane e ritornerà appena possibile. Si fanno i 35 km che ci separano da Bongor un po’ in moto, molto in piroga (si carica la moto sulla piroga) e un po’ a piedi camminando varie volte nell’acqua fino al ginocchio. E’ edificante vedere la gente che continua a vivere e sorridere anche se accampata alla meglio sui pezzi di diga restati fuori dell’acqua. Si consolano con la pesca, adesso è tempo di sardine! Malgrado queste difficoltà, la Parrocchia si prepara a vivere la gioia della prima ordinazione sacerdotale di un giovane di Koumi, Abraham Ketem. Essa avrà luogo a Pala, ma a noi spetta di organizzare la festa della sua prima Messa qui nella sua terra d’origine. Le comunità hanno già offerto la loro contribuzione e ogni domenica continuiamo a fare una seconda questua, poi attendiamo la risposta a lettere che abbiamo mandato ai Massa che vivono in città e percepiscono uno stipendio… vedremo! Il Consiglio parrocchiale ha l’ambizione di fargli per regalo una motocicletta, certo di marca cinese… poi bisognerà vedere come accogliere gli invitati, come organizzarci per dare da mangiare a tutti, chi potrà partire a Pala per l’ordinazione. Il lavoro non manca, ma siamo preoccupati per il gran numero di catecumeni e per l’impegno dei catechisti che ultimamente lascia a desiderare.

Il 27 settembre tre sorelle sono partite per Douala per aprire la nuova comunità tanto sospirata (Emerenziana, Lupita e Nequinha = Congo, Messico e Brasile). Un’altra sorella sarà inviata appena possibile. Per il momento vivono in una casetta in affitto non lontano dalla casa dei Saveriani nel quartiere più periferico della città. Hanno l’elettricità, ma non hanno l’allacciamento dell’acqua, poco a poco troveranno una soluzione.

Ricordateci nella preghiera. Da parte mia lo siete continuamente. Anche se le notizie sono rare, vi affido al Signore. Lui conosce ciò che c’è nel cuore di ognuna delle sue creature e i bisogni di ciascuno! Buon Natale a tutti e coraggio in questi tempi difficili per tutti! Gesù è venuto in povertà e umiltà, con molta discrezione, ma è il Figlio di Dio risorto dai morti, vincitore di ogni forma di male e ci salva se gli apriamo la porta del nostro cuore.

Un abbraccio fraterno pieno di gratitudine.

Silvia

Nouldayna (Camerun)

Carissimi Amici,

in prossimità del Natale desideriamo farvi giungere l’espressione della nostra riconoscenza, i nostri migliori auguri e le notizie salienti di questa Missione. Speriamo con tutto il cuore – attraverso questa lettera – di trovarvi in buona salute e… facendo fronte alla crisi economica che ci tocca un po’ tutti. La nostra comunità quest’anno sarà finalmente “a quattro” con il ritorno di Adriana – dopo un’assenza prolungata per motivi di salute, e il rientro di Lina dal suo congedo in Italia tra qualche giorno.

Quest’anno resterà nella comune memoria per l’eccezionale abbondanza di pioggia e per le inondazioni fuori misura che perdurano da più di due mesi. Tante case sono crollate, la gente soffre e si accampa alla meglio in brousse. Date le severe condizioni sanitarie in cui vivono, preghiamo solo il Signore di risparmiare loro ogni sorta di epidemia. Ora le piogge sono diminuite e il livello dell’acqua cala, ma molto lentamente. Le dighe hanno ceduto in vari punti alla forza delle acque, per cui la viabilità è seriamente compromessa e non sappiano fino a quando. Le coltivazioni di miglio e di riso han dato quasi nulla soffocate sotto l’acqua. Questo lascia prevedere un anno di carestia alle porte. Buona invece è stata la produzione di arachidi e da una decina di giorni la gente esulta per l’abbondanza della pesca che, dicono, durerà un mese. E si ringrazia il Signore! Inoltre, proprio ieri sera, l’infermiere del dispensario di Nouldayna ci diceva che la campagna dell’anno scorso, che mirava a dotare ogni famiglia di due zanzariere, sta dando i suoi frutti: malgrado gli inconvenienti della stagione, si registrano meno casi di malaria. Ma l’allerta resta comunque per il tempo in cui le acque si ritireranno e la zona diventerà una grande palude: non per niente in francese la malaria si chiama paludisme.

Durante l’anno le attività pastorali sono state portate avanti con generosità e non han mancato di dare i loro frutti. Dopo otto anni abbiamo avuto ben centoundici cresimati. Certo non mancano defezioni e ritorni ai vecchi costumi. La biblioteca funziona alla grande tanto da rivelarsi troppo piccola per accogliere confortevolmente tutti gli studenti.

Così carissimi, tra forze e debolezze, successi ed insuccessi, ci si rende conto di quanto la vita sia un dono – fragile – da accogliere con riconoscenza ogni giorno e da valorizzare al massimo. Viene spontanea la preghiera e alzare gli occhi al Cielo, perché veramente qui si esperimenta che “il mio aiuto viene dal Signore” (Sl 121,2).

Gesù, il Figlio di Dio che ha preso su di sé la nostra umanità e ha voluto condividere tutto con noi, ci trovi pronti ad accoglierLo perché Lui solo è la nostra vita, pace e gioia.

Dio benedica voi e le vostre famiglie.

Buon Natale e Buon Anno 2013!

Immaculée, Lina C., Naira, Adriana