Worcester (USA)

Carissimi e Carissime,
Buon Natale! Permettetemi di raggiungere voi tutti con una lettera comune. Grazie!
Si dice: “Lontan dagl’occhi, lontan dal cuore..! Ma, pensandovi, vedo quei quadri colorati e
luccicanti che solo muovendoli un po’ lasciano trasparire il volto nascosto. Così mi basta spostare
un po’ la realtà che vivo per vedere ciascuno di voi.
Credo che questo S. Natale sarà più bello e ricco perché intorno a Gesù si radunano i
popoli di due continenti. Segno profetico dell’unità delle “Genti”.
Qui le feste del Natale con luci, alberi e addobbi, iniziano alla fine di novembre
con la celebrazione del “Thanksgiving”, tipica festa americana del ringraziamento. Le
chiamano “Season’s Greetings”, stagione degli auguri, e vanno fino all’inizio del nuovo anno. E’ un
modo per far sentire tutti a “Casa” dato che gli Stati Uniti sono una sintesi di tutta l’umanità.
Il volto che sempre c’è, ma che appare ancor di più in questo periodo è quello
del “business”, dell’economia, del commercio a tutti i costi e in tutti i modi. Ma basta scendere
qualche gradino per scorgere oltre quest’apparenza la realtà di tanta gente diversa, fatta di
altruismo e di generosità.
Quest’anno, come in Italia, anche qui la crisi economica fa stringere la cinghia più del
solito e fa emergere di più il volto della povertà che c’è anche in America. La radio diceva che un
americano su dieci va a dormire con la fame, che tante famiglie mancano del necessario per vivere
e che tanti bambini e bambine non possono curarsi e non hanno i mezzi per andare a scuola.
Ora, più di questo, mi piace far presente un aspetto poco conosciuto dell’America: quello
della solidarietà che nasce spontaneamente e creativamente dalla gente.
Qualche iniziativa. E’ estate. Si organizza il Festival del Gelato il cui ricavato verrà usato
per progetti educativi per i bambini. Arriva Halloween – come il nostro Carnevale – e i bambini
vanno mascherati di casa in casa per ricevere caramelle. Un dentista, anche per salvare i denti,
lancia l’idea di portare le caramelle da mandare ai papà, mamme, fratelli e parenti che sono in
Afganistan. Ne arrivano kg 250.
Una signora inizia ad aiutare dei poveri intorno a lei. Ora, con gli aiuti che riceve, riesce a
dar da mangiare a circa 1.000 persone al mese. Un’altra signora, che abita qui vicino, va come
volontaria in un centro alla periferia di Worcester che accoglie, per progetti educativi e ricreativi,
3.000 bambini di famiglie latino-americane povere, e almeno 300 di essi cenano prima di tornare
a casa. In tempo di Thanksgiving c’è una gara di solidarietà tra associazioni e parrocchie per far
arrivare a tutte le famiglie povere il tipico piatto tradizionale preparato con tacchino, patate, zucche
e pie, tipica torta americana. Solo una parrocchia ha raggiunto più di 500 persone.
Sembrano i fioretti di S. Francesco..!
Ma, poi, guardo a Gesù nel Presepio, così povero , umile. E’ solo un Bambino! Ma, Egli
ha in sé la forza che salva. Anche questi piccoli gesti, nascosti sotto l’apparenza, sono il volto di
Gesù, il volto della potenza salvifica dell’amore.
Che Gesù, in questo S. Natale, ci doni i suoi occhi per vedere in ogni gesto d’amore la sua
sapienza che opera nel nulla e che tiene accesa la speranza.
A tutti voi i miei più cari auguri di Buon Natale e di Buon Anno!.

I wish to all of you
“Merry Christmas and a Happy New Year!”

Laura Canali